Movies Save the Planet diventa Premio Stella della Mole: il riconoscimento assegnato a un artista che, attraverso il linguaggio cinematografico, rifletta nella sua opera temi legati all’ambiente e alla natura. Con questo premio, CinemAmbiente decide quest’anno di omaggiare il regista indipendente e poeta delle immagini Franco Piavoli, il quale proprio venticinque anni fa aveva inaugurato la prima edizione del Festival con il suo straordinario Il pianeta azzurro.
Franco Piavoli, fin dalla sua nascita nel 1933 a Pozzolengo, è rimasto profondamente legato al territorio della provincia bresciana e alle sue tradizioni culturali. Laureato in Giurisprudenza a Pavia, insegna diritto e contemporaneamente coltiva l’arte della pittura e della fotografia. Negli anni Sessanta inizia a girare film sperimentali e i suoi cortometraggi Le stagioni (1961), Domenica sera (1962), Emigranti (1963) ed Evasi (1964) vengonopremiati al Festival di Montecatini. Nel 1982, grazie al sostegno dell’amico Silvano Agosti, realizza Il pianeta azzurro, primo lungometraggio, che ottiene un successo immediato: definito all’unanimità «poema panteistico» e «poema visuale, sonoro, bucolico, epico», vince il premio BCV per i nuovi autori alla 50° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Premio UNESCO e un Nastro d’argento. Negli anni immediatamente successivi Piavoli si dedica anche all’opera lirica, curando la regia di Suor Angelica di Puccini per il Maggio Musicale Fiorentino, de La forza del destino di Verdi e de La Norma di Bellini al Teatro Grande di Brescia. Nel 1989, prosegue la sua personale e intima ricerca cinematografica, in bilico tra documentario e poesia, realizzando il film Nostos, il ritorno, rivisitazione del mito di Ulisse, presentato al Festival di Locarno, al Mill Valley Film Festival di San Francisco e al Festival di Mosca. Nel 1996 completa questa ideale trilogia con il lungometraggio Voci nel tempo, che vince il Premio FEDIC alla Mostra del Cinema di Venezia e ottiene il premio del pubblico al Filmtage di Gottingen nel 1998. Segue nel 2002 Al primo soffio di vento, presentato in concorso al Festival di Locarno, al Sundance Film Festival, vincitore del Premio del Pubblico al 16° Neue Heitmatfilm di Freistadt e di quello per il miglior film straniero al Santa Cruz Film Festival 2004. A questo punto della sua prolifica carriera, al Quirinale gli viene conferito il prestigioso Premio Vittorio De Sica. Nel 2005 Piavoli partecipa al Festivaletteratura con Affettuosa presenza, ritratto del poeta mantovano suo amico Umberto Bellintani attraverso l’intenso rapporto epistolare con Alessandro Parronchi. Mentre Il pianeta azzurro continua a suscitare grande interesse all’estero, il regista prende parte al documentario di Ermanno Olmi Terra Madre (2009) con l’episodio L’Orto di Flora. Nel 2010 gli viene conferita la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana nell’ambito del Premio Solinas. Nel 2016 il Festival Cinema du Réel di Parigi gli dedica una retrospettiva integrale al Beaubourg, mentre al Festival di Locarno presenta il suo ultimo mediometraggio, Festa. Nonostante i riconoscimenti internazionali ottenuti dal suo personalissimo cinema fuori dal tempo, Franco Piavoli non si è mai allontanato da quella provincia in cui è sempre vissuto e che ha caratterizzato fortemente l’intera sua opera.